L’indice di fabbricabilità fondiario ci dirà quanti m³ (cubatura o volume edificabile) potremo costruire sul nostro terreno.
Parallelamente, un altro indice fondamentale per capire la capacità edificabili del terreno è la superficie utile coperta (s.u.c.); espressione in metri quadrati (m²) della superficie massima d’ingombro lorda che dovrà rispettare l’abitazione che vi verrà costruita sopra.
Al momento della vendita è importante distinguere m² interni o calpestabili, m² lordi e m² commerciali (vendibili).
Nel primo caso (m² interni), si indicano i metri quadrati dell’immobile interni calpestabili, al netto dei muri perimetrali e divisori.
Nel secondo caso (m² lordi), si indicano i metri quadrati dell’immobile ad inclusione dei muri perimetrali, dunque, in altri termini, l’ingombro totale possibile della struttura sul terreno.
Nel terzo caso (m² commerciali), si indicano i metri quadrati lordi, sommati alle aree non abitabili adiacenti all’abitazione : verande aperte, balconi, terrazze e ciascun locale che non rientri nei minimi di abitabilità (es. Altezza inferiore 2,70 o che si trovi all’aperto)
Infatti, anche qui ci sono percentuali da tenere in considerazione: dove i locali interni al perimetro con un’altezza pari o superiore di 2,70 metri, interni ai muri perimetrali, sono conteggiati al 100%, mentre locali con un’altezza minima inferiore (non ad uso abitativo) vengono considerati a metà delle loro capacità metriche e talvolta con sistemi specifici, normati dal comune o dalla provincia dove si intende costruire.
Il prezzo di vendita calcolato per un immobile di norma fa riferimento ai suoi m² commerciali.
Il piano regolatore è il documento dove sono riportate le destinazioni d’uso e le percentuali sia edificatoria che fondiaria dei terreni; la mappa catastale fa riferimento ai soli appezzamenti e confini degli stessi terreni.
Questa documentazione è di norma pubblicamente consultabili all’interno del sito del comune o della provincia.